SI PUO' ( SOLO BELLO COME LUI )
MI PRESENTO : " SONO FAGGIO " e sono cresciuto in compagnia con altri
tutti in fila, a MILANO
Per uno come me piantato nell'asfalto, arrivare a ottant'anni seppur un po' malato, è
stato una specie di miracolo.
I ricordi. I miei erano di poca scelta, erano ricordi di rumori, di suoni sempre uguali,
noiosi e ripetitivi col passare delle stagioni. Ah! Se ci penso: stridii, sirene bianche e
rosse, alcune volte solo rosse quelle che a me facevano più paura e poi...urla disperate.
Ricordo che chi urlava erano quasi sempre quelle di là, poi sono arrivate quelle di giù,
ma a volte urlavano anche quelle di qui, ma nel mezzo di quella noia, un bel ricordo era
quando a volte, usciva una certa melodia da una taverna proprio adiacente a me.
Quella era MUSICA che cullava, mi avvolgeva e mi scaldava anche nel periodo di
SANT'AMBROGIO.
.
Quelle sere mi sentivo bene, solo in quelle sere mi sentivo anche un po' fortunato, mi accorgevo
che era sempre così tutte le volte che vedevo quel tipo entrare in quel locale, curvo, dinoccolato,
magro, con la sua custodia, ma anche con la sua LUCE.
Si sa che il tempo scorre, ma la discesa del mio..rallentava, tutte le volte che lo vedevo era sempre
più curvo il tipo, sempre dinoccolato, sempre più BRAVO.
la sua auto BLU, veniva accerchiato e si sentiva urlare il suo nome " Giorgioooo Giorgioooo
Giorgioooooooo.
Ricordo che all'inizio mi spaventai a tal punto che pensai : " non è che il tipo è diventato
anche più sordo ? "
Pensandoci ora ci rido sù a quella paura, devo riconoscere che non l'avevo con cura preparata.
Fu proprio durante una di quelle SERE che, all'improvviso, desiderai di essere come LUI,
SOLO BELLO COME LUI.
Sapevo che era un sogno folle, ma era un sogno fatto ad occhi aperti, proprio come quelli
veri che si fanno da piccini.
Sognavo e nel mentre ascoltavo.... quella canzone che diceva " SI PUO ' "
Forse il tipo intendeva per quelle due parole a un uso sconsiderato, ma a me non importava.
Quelle parole a me piacevano e volevo usarle come desideravo.
E' passato molto tempo dal mio strappo da Milano, oramai sono quasi otto stagioni che
mi trovo qui vicino a questo "ACQUARELLO DI DIO dipinto sopra ad un fondale di
seta ", diceva del LAGO D'ORTA un certo Piero Chiara e anche qui ho incontrato un
altro bel tipo che si è preso cura del mio sogno.
Mi ha sballottato, trasformato, arricchito e adesso ho anch'io la mia LUCE.
SONO perciò ormai pronto per tornare nella mia Milano. " RACCONTA " verranno a dirmi.
A qualcuno la mia storia piacerà, qualcun altro non vedrà l'ora che la concludo. Sarà così, ma
NON SONO TRISTE.
Solo ciò che non si capisce può avere una conclusione.
PER FAGGIO ANCORA NON C'E'.
SCULTURA E PAROLE DI UN ARTISTA DI OMEGNA
A. MIKE RUTTINI
Per chi avesse piacere di comunicare dal vero con FAGGIO potrà vederlo
presso "La Bottega" Ristorazione sita in Via Mazzini,19 - Omegna (entro dicembre)
Antica struttura del 1600 ristrutturata negli anni '90.
ciaO
(AUTORIZZATA LA PUBBLICAZIONE DALL'ARTISTA A.MIKE RUTTINI -OTTOBRE 2011)
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